Fumetti d’Arte: Bruno Bozzetto
Per conoscere Bruno Bozzetto (Milano, 3 marzo 1938), diventa essenziale immergersi nell’originale arte espressionista pittorica che ha contraddistinto il talento di innumerevoli pittori che hanno arricchito il panorama culturale di un’epoca, nell’Europa dei primi del ‘900. Un’ideologia artistica che serviva a limitare l’espressività dei soggetti nell’essenziale contrasto derivato dalla semplicità del segno (quasi rudimentale nell’identificazione) e dall’uso incondizionato del colore. Padri fondatori di questo movimento (1905), conosciuto inizialmente con il nome di Die Brücke (il ponte), furono quattro artisti, che iniziarono la loro formazione come studenti di architettura: Ernst Ludwig Kirchner, Erich Hecker, Karl Schmidt e Otto Muller.
Fu proprio da una fugace visione di uno schizzo abbozzato su di un pezzo di carta, che l’interesse di uno dei quattro amici spinse ad esplorare con maggiore dedizione ciò che di fatto diventò una forma di espressione che ha poi conosciuto diverse forme di rappresentazione e di interpretazioni individualistiche, vedi le più accentuate forme nell’arte espressa da Picasso, Marc Chagall e Egon Schiele.
Ed è proprio in questa collocazione che l’estro di Bozzetto si riscopre nelle divagazioni artistiche di Vassilij Kandiskij (1866-1944), pittore che si dedicò ad esplorare quella "musicalità dei colori" per cui l’arte si potesse definire astratta, dalla stessa definizione "Se il suono musicale ha diretto accesso all’anima, e vi si trova subito una risonanza, poiché ha la musica in se stesso, questo è vero anche per il colore". Di quel periodo, infatti, le opere del pittore nate dalla stessa influenza, ebbero titoli quali "Improvvisazione", "Composizione" e "Impressione".
Altro pittore che può esplorare l’intimo illustrativo del regista è Emil Nolde (1867-1956), sempre esponente del Die Brucke, nella propria capacità che si distacca dalla piacevolezza relegata alla sinfonica musicalità dei colori, per esplorare i contrasti umani dati dalla perdita di controllo del formale.
Interessante diventa poi l’assorbimento di quella forma artistica che prende il nome di "La Nuova Oggettività", in cui la presa di coscienza della realtà diventa filtro caricaturale di un’arte visionaria, nel riflesso di una satira politica, specchio esplicito della condizione del dopoguerra.
Bruno Bozzetto diventa quindi l’alfiere di questa vena di cinema d’animazione capace di unire formalismi devoti alle mode culturali del periodo, con la propria capacità artistica devota al fumetto tradizionale, dove nel Signor Rossi trova l’apice nella sua tradizione. Da citare, sono le produzioni dei Caroselli negli anni settanta, seguite dalle sigle televisive, raccolte recentemente in un DVD prodotto dalla Cineteca di Milano.
Di seguito, le opere principali del regista e animatore:
Lungometraggi animati
Cortometraggi del Signor Rossi
Cortometraggi